Sogno di una notte di mezza estate

Rappresentazioni e adattamenti

Il Sogno a teatro

Frontespizio del primo quarto (1600).

Dopo l'esordio, la commedia non fu mai rappresentata nella versione integrale fino alla metà del XIX secolo; nel 1692 ci fu però un adattamento musicale da parte di Henry Purcell col titolo di The Fairy Queen, una versione ridotta dove Bottom era il personaggio principale.

Il Sogno nell'epoca Vittoriana

Nel 1840, Madame Vestris rappresentò la commedia integrale a Covent Garden, inserendovi intermezzi musicali e balletti; lei stessa interpretò il ruolo di Oberon e, per settant'anni, i personaggi di Oberon e Puck furono interpretati da donne. Dopo il successo ottenuto dall'adattamento di Vestris, il teatro del XIX secolo continuò a considerare il Sogno di una notte di mezza estate un'occasione per uno spettacolo imponente recitato da un centinaio di attori. Le ambientazioni sceniche raffiguranti il palazzo e la foresta furono curate nei minimi particolari, e le fate presero le sembianze di danzatrici con le ali di finissima tela di garza.

Nel 1841 Federico Guglielmo IV di Prussia chiamò a Berlino il compositore tedesco Felix Mendelssohn, per ambiziosi progetti di allestimenti di tragedie greche e drammi shakespeariani con musiche di scena scritte appositamente per essi. Mendelssohn compose quelle per il Sogno di una notte di mezza estate, nelle quali riutilizzò l'omonima ouverture (Ein Sommernachtstraum, op. 21) scritta nel 1826.

Granville-Barker, Max Reinhardt e altri

Particolare da Oberon, Titania and Puck with Fairies Dancing, acquarello su carta del 1786, alla Tate Gallery di Londra.

All'inizio del XX secolo ci fu una reazione a questa fastosa rappresentazione. Harley Granville-Barker, un direttore artistico d'avanguardia, nel 1914 introdusse una moderna messa in scena della commedia, eliminando il cast numeroso e la musica di Mendelssohn, sostituita dalla musica popolare dell'età elisabettiana; invece di sfarzosi apparati scenici collocò una semplice scenografia fatta di tele decorate a disegni; usò un'immagine delle fate del tutto originale, viste come creature dalla forma di insetti robot, simili agli idoli cambogiani. Semplicità ed enfasi sull'estro della direzione artistica hanno continuato a prevalere anche nelle successive rappresentazioni teatrali.

Max Reinhardt mise in scena il Sogno di una notte di mezza estate per tredici volte tra il 1905 ed il 1934, introducendo una scenografia girevole. Fuggito dalla Germania, nel settembre del 1934 inventò un adattamento scenico all'aperto, ancora più spettacolare, all'Hollywood Bowl. La copertura fu tolta e sostituita da una foresta piantata su tonnellate di immondizia portata per l'occasione e fu costruita un'impalcatura che il corteo nuziale, sceso dalle colline al palcoscenico con le torce, attraversava nell'intervallo tra il quarto ed il quinto atto. Il cast di attori includeva John Lodge, William Farnum, Sterling Holloway, la diciottenne Olivia de Havilland e Mickey Rooney, con musiche di Mendelssohn orchestrate da Erich Wolfgang Korngold (il giovane compositore austriaco proseguì la sua carriera a Hollywood). Basandosi sul successo di questa rappresentazione, la Warner Brothers e Reinhardt firmarono un contratto per farne un film, il primo tratto da un'opera di Shakespeare dopo La bisbetica domata, interpretato da Douglas Fairbanks e Mary Pickford nel 1929; Rooney (Puck) e De Havilland (Ermia) erano gli unici attori provenienti dal cast teatrale.[2][3]

Brook e oltre

Un'altra realizzazione che fece epoca fu quella di Peter Brook nel 1971. Brook abbandonò tutte le forme di rappresentazione tradizionali, ambientando la commedia in una scatola bianca vuota in cui fate maschili eseguivano degli esercizi circensi, come il trapezio; introdusse anche l'idea, diventata poi comune, di far sostenere un doppio ruolo: Teseo/Oberon e Ippolita/Titania, come a voler dire che il mondo delle fate rispecchia il mondo degli uomini. In seguito all'idea di Brook, i direttori artistici si sono presi la libertà di prendere spunto dalla propria fantasia e decidere autonomamente che significato attribuire alla commedia e come trasferirlo sul palcoscenico. In particolare, è diventato frequente l'elemento legato alla sessualità, poiché molti registi associano il "palazzo" a un simbolo di costrizione e di repressione, mentre il "bosco" può indicare la sessualità selvaggia e incontrollabile, che è sia liberatoria che terribile.

Trasposizioni cinematografiche

John Simmons, Ermia & Lisandro, acquerello (1870).

La commedia di Shakespeare ha ispirato diversi film.Uno dei primi importanti film sul Sogno fu quello di Max Reinhardt e William Dieterle, che vinse due Academy Awards. Nel 1968 Peter Hall interpretò le atmosfere psichedeliche degli anni sessanta con una pellicola basata sulla famosa produzione di Hall Royal Shakespeare Company, d'avanguardia per l'epoca. Judi Dench recitava nella parte di Titania.Un altro film basato su una produzione della Royal Shakespeare Company fu quello del 1996 diretto da Adrian Noble. Nel 1999 Michael Hoffman riunisce un cast hollywoodiano: Kevin Kline nel ruolo di Bottom, Michelle Pfeiffer nel ruolo di Titania, Sophie Marceau nel ruolo di Ippolita, Calista Flockhart in quello di Elena, Rupert Everett in quello di Oberon e Christian Bale nel ruolo di Demetrio.Questo adattamento trasferisce il luogo in cui si svolge la commedia in Toscana alla fine del XIX secolo.

Un particolare adattamento cinematografico dell'opera si vede nel film argentino Amapola, del regista Eugenio Zanetti, prodotto nel 2014 da Fox International. La trama vede gli inquilini di un hotel interpretare l'opera di Shakespeare, ma nello stesso tempo tutto l'hotel è protagonista di intrecci amorosi e magie. Si tratta di una interpretazione in stile "Reality" dove la realtà intreccia la magia, il musical e il teatro in un mix elegante e ricercato, ispirandosi puntualmente all'opera shakespeariana. Tra gli attori vi sono Camilla Belle, Francois Arnauld e Geraldine Chaplin.

In seguito i registi spagnoli Ángel de la Cruz e Manolo Gómez hanno realizzato un film d'animazione intitolato Una magica notte d'estate, liberamente ispirato al Sogno di una notte di mezza estate.

Altri adattamenti

Sir Edwin Landseer: Scene From A Midsummer Night's Dream, Titania and Bottom (1848).

Il numero 36 della serie di fumetti italiana Dylan Dog si intitolava Incubo di una notte di mezza estate, palesemente ispirato all'opera di Shakespeare.

Una delle storie a fumetti di Corto Maltese, ideato e disegnato da Hugo Pratt, s'intitola Sogno di un mattino di mezzo inverno ed è chiaramente ispirata al Sogno di Shakespeare. Infatti, anche se ambientata durante la prima guerra mondiale, vi appaiono i personaggi di Oberon, Titania e Puck, risvegliati assieme al mago Merlino e alla Fata Morgana per difendere il suolo britannico dall'invasione tedesca e quindi dai personaggi mitologici sassoni (tra i quali valchirie e troll).

Un'ouverture e intermezzi musicali furono composti da Mendelssohn nel 1826 e usati in molte versioni teatrali durante il XIX secolo.

Fu adattata a opera musicale con musiche di Benjamin Britten e libretto di Britten e Peter Pears, rappresentata per la prima volta a Aldeburgh il primo giugno, 1960, per la regia di John Copley.

Divenne un comic book (giornalino a fumetti nel formato classico americano) per opera di Neil Gaiman per la serie The Sandman. La versione vinse diversi premi e si distinse per essere l'unica opera a fumetti che ottenne un World Fantasy Award.

Il recente libro Magic Street di Orson Scott Card si rifà all'opera, vista come una continuazione della commedia, ritenendo che la trama, in realtà, avesse preso spunto da vere interazioni con i personaggi delle fiabe.

La serie animata Gargoyles recupera alcuni elementi della commedia di Shakespeare. Oberon appare come sovrano della "terza razza" dopo aver deposto sua madre, la Regina Mab. Essa comprende tutte le creature magiche (comprese quelle delle mitologie di tutto il mondo). La razza comprende anche Titania, Puck e le strane sorelle (le tre streghe di Macbeth) e popola l'isola di Avalon.

Nel manga Il grande sogno di Maya di Suzue Miuchi, nei volumi 21 e 22 la protagonista Maya recita nel ruolo di Puck in una rappresentazione delle compagnie Tsukikage e Unicorno in un parco all'aperto. Si tratta di una rappresentazione dell'intera opera.

La storia Zio Paperone e la polvere di stelle, pubblicata su Topolino nel 1988, è liberamente ispirata a Sogno di una notte di mezza estate.

Il musical Puck della compagnia teatrale giapponese Takarazuka Revue è liberamente ispirato a Sogno di una notte di mezza estate.

Un albo di Alan Ford s'intitola Sogno di una notte di mezzo inverno.

La trilogia di libri fantasy di Lesley Livingston, che comprende Wondrous Strange, Darklight e Tempestuous è liberamente ispirata al Sogno di una notte di mezza estate.

Il film diretto da George Lucas e prodotto dalla Touchstones, Strange Magic, è liberamente ispirato al Sogno di una notte di mezza estate.

I Beatles eseguirono, seppure in modo molto comico e "disordinato", il quinto atto della prima scena dell'opera durante lo show Around The Beatles, per celebrare il quattrocentesimo anniversario della nascita di Shakespeare. Paul McCartney interpretava Piramo, John Lennon Tisbe, George Harrison il Chiaro di Luna e Ringo Starr il Leone.[4]


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