Vita di Lazarillo de Tormes e delle sue fortune e avversità

Vita di Lazarillo de Tormes e delle sue fortune e avversità L’emarginazione nella Spagna del Sedicesimo secolo

Nella Spagna del Sedicesimo secolo la situazione sociale era a dir poco complessa. Sia la letteratura, sia l’arte, rappresentavano la disuguaglianza che caratterizzava la società, in cui si aprì un abisso tra i privilegiati e gli svantaggiati. Il rapido sviluppo di alcuni centri urbani e l’impoverimento progressivo delle campagne diedero luogo a un nuovo tipo di povertà, che si concentrava nelle città e dava vita a un nuovo stile di vita, quella del pícaro. Sulla base dei registri dell’epoca, è possibile stabilire che Siviglia e Madrid fossero due città in cui la concentrazione di pícaros e delinquenti fosse maggiore.

Conviene però soffermarsi sull’origine della parola pícaro, che è tuttora oggetto di discussione. Esiste una prima relazione tra la parola pícaro e la regione francese denominata Piccardia: sembrerebbe esserci un pregiudizio nei confronti delle persone provenienti da quella regione, che arrivavano in Spagna a ingannare e lucrare attraverso truffe e tranelli. Un’altra possibile origine della parola potrebbe essere “pica”, dal latino, che si riferisce alla lancia e quindi potrebbe far pensare che il pícaro sia una persona punita con la lancia. Un altro significato della stessa parola è “asta”, perciò può essere che la parola pícaro faccia riferimento a qualcuno che è stato legato a un’asta, quindi a uno schiavo. La cosa certa è che a partire dal 1545 ci sono testimonianze scritte dell’uso che la parola ha oggi quando si fa riferimento al genere del romanzo picaresco, cioè “soggetto miserabile e malavitoso”.

All’epoca, questi soggetti vivevano nelle città e lucravano grazie ad attività poco oneste, commettendo quindi reati. Con la crescita delle città e la svolta dell’economia verso il capitalismo, crebbe la domanda per la manodopera, che non era sempre regolare e quindi molti di coloro che giungevano nelle città in cerca di lavoro, si trovavano costretti a delinquere per sopravvivere. Alcuni invece non volevano adattarsi a questo nuovo sistema economico e conducevano questo stile di vita per scelta. Va inoltre ricordato che tuttora, in Spagna, il lavoro manuale è malvisto da tanti.

Queste persone condividevano la città con altri emarginati, nello specifico i mendicanti. Intorno alla metà del Sedicesimo secolo, la popolazione emarginata di alcune città come Madrid e Siviglia era tale da rendere alcune zone controllate completamente da delinquenti.

Verso la fine del secolo il problema si fece sempre più ingestibile dalle autorità governative. Uno dei mezzi con cui si cercò di contrastare la proliferazione di mendicanti e pícaros fu regolamentare l’ingresso delle persone nelle città emettendo una quantità limitata di licenze per autorizzare l’accattonaggio.

La crescita dell’emarginazione nelle città evidenzia la difficoltà della Spagna a adattarsi a nuove realtà economiche di fronte alla presenza di strutture tradizionali rigide che hanno dominato per secoli le relazioni sociali.